L’obiettivo dello studio è stato quello di quantificare il rischio nel lungo periodo del carcinoma mammario associato all’impiego della radioterapia e della chemioterapia nel trattamento della malattia di Hodgkin in giovani donne.
Lo studio ha interessato una coorte di 3.817 donne, a cui era stata diagnosticata la malattia di Hodgkin all’età di 30 anni o meno, tra il 1965 ed il 1994.
Lo studio è stato condotto tra il 1996 ed il 1998.
Il tumore della mammella si è manifestato in 105 pazienti con malattia di Hodgkin.
La dose di radiazioni di 4Gy o più indirizzata alla mammella è risultata associata ad un aumento del rischio di 3,2 volte rispetto alle pazienti che avevano ricevuto dosi inferiori e nessun agente alchilante.
Il rischio è aumentato ad 8 volte con una dose superiore a 40 Gy.
Il rischio si è mantenuto per 25 anni o più dopo la radioterapia.
Il trattamento con gli agenti alchilanti da soli ha comportato una riduzione del rischio di carcinoma mammario , mentre il rischio è aumentato (1,4 volte) quando all’agente alchilante è stata associata la radioterapia.
Il rischio di carcinoma mammario si è ridotto con l’aumento del numero di cicli di trattamento con agenti alchilanti. ( Xagena2003 )
Travis LB et al, JAMA 2003; 290:465-475
Farma2003