Ricercatori dell’University of Washington a Seattle negli Stati Uniti, hanno esaminato pazienti anziani con carcinoma del retto di stadio II e III e ne hanno valutato l’aderenza al regime di chemioterapia adiuvante, il trend di aderenza nel tempo, e la relazione tra i livelli di aderenza e la mortalità.
Lo studio ha coinvolto 2.886 pazienti con carcinoma rettale di stadio II e III sottoposti a resezione chirurgica.
Il 45,4% dei 2.886 pazienti ha ricevuto sia chemioterapia sia radioterapia adiuvante.
I pazienti di stadio III avevano più probabilità di essere sottoposti a chemioterapia rispetto ai pazienti di stadio II.
La ricezione della chemioterapia da parte dei pazienti di stadio II è aumentata significativamente tra il 1992 e il 1999.
I pazienti di stadio III hanno mostrato maggiore probabilità di completare il trattamento radioterapico ( 96.6% ), chemioterapico ( 68.2% ) e il trattamento combinato ( 67.5% ), rispetto ai pazienti di stadio II ( 91.5%; 49.8% e 47.6%, rispettivamente ).
Solo un ciclo completo di radioterapia e chemioterapia ha portato a una diminuzione del rischio aggiustato di mortalità per cancro a 5 anni sia per i pazienti di stadio II ( rischio relativo, RR=0,74 ) sia per quelli di stadio III ( RR=0,80 ), rispetto alle controparti che non avevano ricevuto terapia adiuvante.
Anche se i pazienti con carcinoma del retto di stadio II hanno meno probabilità di essere sottoposti a chemioradioterapia adiuvante rispetto a quelli di stadio III, entrambi i gruppi di pazienti nella popolazione generale hanno mostrato una minore mortalità per cancro in caso di completamento della terapia.
È dunque necessario che questi pazienti vengano sostenuti e incoraggiati a completare il trattamento. ( Xagena2008 )
Dobie SA et al, Cancer 2008;112: 789-799
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