La Palifosfamide è il metabolita attivo della Ifosfamide e non richiede l'attivazione del profarmaco, evitando così la generazione di metaboliti tossici.
Lo studio PICASSO III ha confrontato Doxorubicina più Palifosfamide con Doxorubicina e placebo nei pazienti che non avevano ricevuto alcuna terapia sistemica preventiva per il sarcoma dei tessuti molli metastatico.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Doxorubicina 75 mg/m2 per via endovenosa al giorno 1 più Palifosfamide 150 mg/m2/die per via endovenosa nei giorni da 1 a 3, oppure Doxorubicina più placebo ogni 21 giorni per un massimo di 6 cicli.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) secondo una revisione radiologica indipendente.
In tutto, 447 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Doxorubicina più Palifosfamide ( n=226 ) oppure Doxorubicina più placebo ( n=221 ).
La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 6.0 mesi per Doxorubicina più Palifosfamide e di 5.2 mesi per Doxorubicina più placebo ( hazard ratio, HR=0.86; P=0.19 ).
La sopravvivenza mediana globale è stata di 15.9 mesi per Doxorubicina più Palifosfamide e di 16.9 mesi per Doxorubicina più placebo ( HR=1.05; P=0.74 ).
C'è stata una maggiore incidenza di eventi avversi di grado 3-4 nel braccio Doxorubicina più Palifosfamide ( 63.6% vs 50.9% ), tra cui un più alto tasso di neutropenia febbrile ( 21.4% vs 12.6% ).
In conclusione, nessuna differenza significativa nella sopravvivenza libera da progressione è stata osservata nei pazienti trattati con Doxorubicina più Palifosfamide rispetto a quelli trattati con Doxorubicina più placebo.
La sopravvivenza mediana libera da progressione e la sopravvivenza globale osservate in questo grande studio internazionale possono servire come punto di riferimento per i futuri studi su Doxorubicina nel sarcoma dei tessuti molli metastatico. ( Xagena2016 )
Ryan CW et al, J Clin Oncol 2016; 34: 3898-3905
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