L’ablazione laser percutanea è stata proposta come un trattamento attivo in pazienti con carcinoma epatocellulare, tuttavia mancano ampi studi multicentrici che abbiano utilizzato questa tecnica.
Un gruppo di Ricercatori dell’Ospedale Regina Apostolorum di Albano Laziale ( Roma ), ha analizzato in maniera retrospettiva il trattamento e i parametri di sopravvivenza di 432 pazienti cirrotici con carcinoma epatocellulare di stadio precoce non-operabile ( nodulo singolo inferiore o uguale a 4 cm oppure 3 noduli inferiori o uguali a 3 cm ciascuno ) che erano stati sottoposti ad ablazione laser percutanea in 9 Centri italiani.
Tumori singoli sono stati osservati in 344 ( 80% ) dei 432 pazienti e da 2 a 3 noduli in 88 pazienti ( 20% ), per un totale di 548 tumori.
Una risposta completa iniziale è stata osservata in 338 pazienti ( 78% ).
Il tempo di sopravvivenza mediano è stato di 47 mesi.
I tassi di sopravvivenza cumulativi a 3 e 5 anni sono stati, rispettivamente, pari a 61% e 34%.
All’analisi multivariata, i predittori indipendenti di sopravvivenza sono stati: livelli sierici di albumina superiori a 3.5 g/dL ( P=0.002; risk ratio, RR=0.580 ), il raggiungimento di un’ablazione completa del tumore ( P=0.001; RR=0.517 ) e un’età inferiore a 73 anni ( P
I pazienti di classe A nella classificazione Child-Turcotte-Pugh hanno mostrato un tasso di sopravvivenza relativa a 5 anni del 41%; questo dato è salito fino a 60% con un tempo di sopravvivenza mediano di 63 mesi nei pazienti con tumori inferiori o uguali a 2 cm.
In conclusione, questa analisi ha confermato che una completa ablazione del tumore porta a un miglioramento della sopravvivenza nei pazienti con carcinoma epatocellulare non-operabile.
I candidati ideali per l’ablazione laser percutanea sono i pazienti più giovani con livelli di albumina sierica nella norma e tumore di dimensioni inferiori o uguali a 2 cm. ( Xagena2009 )
Pacella CM et al, J Clin Oncol 2009; 27: 2615-2621
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