Uno studio precedente aveva dimostrato che il Medrossiprogesterone acetato ( MPA ) aumenta l’espressione del gene soppressore delle metastasi Nm23-H1 in linee cellulari di carcinoma mammario umano, metastatico, ER-negativo, in vitro.
Ora i Ricercatori del National Cancer Institute ( NCI ) a Bethesda hanno verificato se il trattamento con Medrossiprogesterone fosse in grado di inibire la colonizzazione metastatica di una linea cellulare di tumore mammario ER-negativo, in vivo.
A topi nudi sono state somministrate, mediante iniezione endovenosa, cellule di carcinoma mammario umano MDA-MB231T.
Dopo 4 settimane i topi sono stati assegnati in modo random a trattamento con Medrossiprogesterone oppure al gruppo controllo.
Il Medrossiprogesterone ha ridotto la formazione di colonie delle cellule tumorali del 40-50%, ma non ha avuto effetto sulla formazione di colonie delle cellule MDA-MB-231T trasfettate con l’antisenso Nm23-H1.
Le metastasi si sono invece sviluppate nel 100% dei topi del gruppo controllo in cui sono state iniettate le cellule MDA-MB-231T.
In due esperimenti indipendenti, solo il 73% ed il 64% dei topi trattati con 2 mg di Medrossiprogesterone hanno sviluppato metastasi.
I topi a cui sono stati somministrati 2 mg di Medrossiprogesterone hanno mostrato una riduzione nel numero medio di metastasi e di metastasi più grandi di 3 mm.
Nm23-H1 è risultato espresso ad alti livelli nel 43% delle metastasi polmonari nei topi trattati con Medrossiprogesterone, ma solo nel 13% delle metastasi nei topi non trattati.
I risultati di questo studio preclinico hanno mostrato che il Medrossiprogesterone appare aumentare l’espressione del gene soppressore delle metastasi Nm23-H1, riducendo pertanto la colonizzazione metastatica.( Xagena2005 )
Palmieri D et al, J Natl Cancer Inst 2005; 97: 632-642
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