Alcuni pazienti con melanoma metastatico trattati con inibitori di BRAF hanno sviluppato nuovi melanomi primari.
E’ stata determinata l'incidenza di fondo dei nuovi melanomi primari spontanei dopo diagnosi di melanoma allo stadio III o IV secondo American Joint Committee on Cancer [ AJCC ] / International Union Against Cancer [ UICC ], nei pazienti non-trattati con un inibitore BRAF.
Sono stati analizzati pazienti con diagnosi di melanoma allo stadio III o IV presso il Melanoma Institute Australia nel periodo 1983-2008 e quelli che hanno ricevuto un inibitore di BRAF sono stati esclusi.
Un totale di 229 ( 5% ) di 4.215 pazienti con melanoma allo stadio III e 43 ( 1% ) dei 3563 pazienti con melanoma allo stadio IV, hanno avuto almeno un nuovo melanoma primario dopo la diagnosi di stadio III o IV della malattia.
I tassi di incidenza cumulativa a 6 mesi, a 1 anno e a 10 anni di sviluppo di un nuovo melanoma primario dopo un melanoma allo stadio III sono stati rispettivamente del 1.2 %, 1.8 % e del 5.9%.
I tassi di incidenza cumulativa a 3 mesi, 6 mesi e 1 anno di nuovo melanoma primario dopo la diagnosi di melanoma allo stadio IV sono stati rispettivamente del 0.2%, 0.3% e 0.4%.
Sia nei pazienti con melanoma allo stadio III che in quelli allo stadio IV, i pazienti di sesso maschile e i pazienti con una precedente storia di molteplici tumori primitivi avevano una maggiore probabilità di sviluppare nuovi melanomi primari.
Dallo studio è emerso che i pazienti con melanoma allo stadio III e IV rimangono a rischio di sviluppare ulteriori melanomi primari, in particolare se hanno una storia di più melanomi primitivi prima dello stadio III o IV della malattia.
I tassi di incidenza sono inferiori rispetto a quelli riportati in pazienti trattati con inibitori di BRAF.
Tuttavia, i risultati devono essere confrontati con cautela perché la valutazione dermatologica è più frequente negli studi che utilizzano inibitori di BRAF. ( Xagena2014 )
Zimmer et al, J Clin Oncol 2014; 32: 816-823
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