La prima generazione di sopravvissuti a tumori pediatrici è ora nella quarta o quinta decade di vita e i rischi per la salute nello spettro degli anni non sono ben definiti.
Le analisi hanno incluso 14359 sopravvissuti a 5 anni dallo studio Childhood Cancer Survivor Study, che hanno avuto la prima diagnosi a un’età inferiore a 21 anni e che avevano ricevuto un follow-up per un periodo mediano di 24.5 anni dopo la diagnosi ( intervallo, 5.0-39.3 anni ), e 4301 loro fratelli.
Tra i sopravvissuti, 5604 avevano al massimo 35 anni ( intervallo, 35-62 anni ) all’ultimo follow-up.
Condizioni di salute gravi, disabilitanti, pericolose per la vita e fatali a più di 5 anni dalla diagnosi sono state classificate utilizzando il Common Terminology Criteria for Adverse Events, gradi da 3 a 5 ( National Cancer Institute, NCI ).
L’incidenza cumulativa di una condizione di salute grave, disabilitante, pericolosa per la vita o fatale è risultata più alta tra i sopravvissuti che tra i loro fratelli ( 53.6% vs 19.8% ) dall’età di 50 anni.
Nel confronto tra sopravvissuti e fratelli, gli hazard ratio ( HR ) sono risultati significativamente aumentati nel gruppo di età 5-19 anni ( HR=6.8 ), nel gruppo di età 20-34 anni ( HR=3.8 ) e nel gruppo uguale o maggiore a 35 anni ( HR=5.0 ), con un hazard ratio significativamente più alto tra quelli con età uguale o superiore a 35 anni rispetto a quelli di età 20-34 anni ( P=0.03 ).
Tra i sopravvissuti che avevano raggiunto i 35 anni senza una precedente condizione di grado 3 o 4, il 25.9% è andato incontro a un successiva condizione di grado da 3 a 5 entro 10 anni, rispetto al 6.0% dei fratelli ( P inferiore a 0.001 ).
In conclusione, un rischio elevato di morbilità e mortalità tra i sopravvissuti aumenta ulteriormente oltre la quarta decade di vita, e ciò influenza le richieste cliniche future di questa popolazione, relativa a sorveglianza e interventi continui. ( Xagena2014 )
Armstrong GT et al, J Clin Oncol 2014; 32: 1218-1227
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