Studi clinici randomizzati hanno dimostrato che l’uso frequente di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) riduce il rischio di adenoma colorettale.
Un gruppo di Ricercatori statunitensi ha esaminato la persistenza dell’effetto protettivo dopo interruzione del trattamento randomizzato con Aspirina ( Acido AcetilSalicilico ) e ha valutato se questa persistenza è influenzata dalla durata e dalla frequenza del successivo utilizzo dei FANS.
Sono stati utilizzati i dati dello studio AFPPS ( Aspirin / Folate Polyp Prevention Study ), nel quale 1.121 soggetti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere placebo o Aspirina ( 81 o 325 mg/die ) per 3 anni.
Dopo la fine del trattamento e un follow-up colonscopico, i partecipanti dello studio AFPPS sono stati invitati a rimanere nel follow-up fino alle loro successive colonscopie di controllo, programmate 3-5 anni più tardi.
L’uso settimanale dei FANS è stato classificato come sporadico ( inferiore a 2 giorni a settimana ), moderato ( da 2 a 4 giorni a settimana ) o frequente ( maggiore o uguale a 4 giorni a settimana ).
Le analisi sono state stratificate in accordo con i gruppi randomizzati per l’uso di Aspirina e di FANS post-trattamento; i pazienti del gruppo placebo che in seguito sono diventati utilizzatori sporadici di farmaci antinfiammatori non-steroidei hanno costituito il gruppo di riferimento.
Gli endpoint primari erano rappresentati da tutti gli adenomi e dalle lesioni avanzate.
Un totale di 850 pazienti è stato sottoposto a colonscopia post-trattamento in media 4 anni dopo la fine del trattamento di studio.
L’effetto protettivo di 81 mg di Aspirina per l’adenoma colorettale si è mantenuto con un uso continuo di FANS post-trattamento.
Il rischio di adenoma di qualsiasi tipo tra gli utilizzatori frequenti di farmaci antinfiammatori non-steroidei è stato di 26,8%, rispetto al 39,9% tra i soggetti trattati con placebo che in seguito hanno utilizzato sporadicamente i FANS ( rischio relativo aggiustato = 0,62; P ( tendenza ) con frequenza d’uso dei FANS = 0,03 ).
La riduzione del rischio assoluto non-aggiustato è stata di 13,1 punti percentuali ( P = 0,07 ).
I risultati per la dose di 325 mg di Aspirina sono risultati simili, sebbene non statisticamente significativi.
Per le lesioni avanzate, i piccoli numeri degli endpoint ha limitato l’analisi, ma i risultati ottenuti tra i soggetti trattati con 81 mg di Aspirina suggeriscono un’associazione protettiva indipendentemente dall’uso di FANS post-trattamento.
In conclusione, l’uso frequente e per lungo termine dei farmaci antinfiammatori non-steroidei potrebbe migliorare l’effetto chemiopreventivo dell’Aspirina nei confronti della neoplasia colorettale. ( Xagena2009 )
Grau MV et al, J Natl Cancer Inst 2009; 101: 267-276
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