Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore della tirosin-chinasi ( TKI ) rimane non ben definito.
Questo studio randomizzato, in aperto, multicentrico, di fase III ha valutato l'efficacia di Atezolizumab ( Tecentriq ) più Bevacizumab, Paclitaxel e Carboplatino ( ABCP ) nel tumore polmonare non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK, che è progredito prima della terapia con inibitore della tirosin-chinasi.
È stata confrontata l'efficacia clinica di Atezolizumab più Bevacizumab, Paclitaxel e Carboplatino seguito dalla terapia di mantenimento con Atezolizumab più Bevacizumab con quella di Pemetrexed più Carboplatino o Cisplatino ( PC ) seguito dal mantenimento con Pemetrexed.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).
In totale 228 pazienti con mutazione attivante dell'EGFR ( n=215 ) o traslocazione di ALK ( n=13 ) sono stati arruolati da 16 Centri nella Repubblica di Corea e assegnati in modo casuale ad Atezolizumab più Bevacizumab, Paclitaxel e Carboplatino ( n=154 ) o al braccio Pemetrexed più Carboplatino o Cisplatino ( n=74 ).
La durata mediana del follow-up è stata di 26.1 mesi. I tassi di risposta obiettiva ( ORR ) ( 69.5% vs 41.9%, P minore di 0.001 ) e la sopravvivenza libera da progressione mediana ( 8.48 vs 5.62 mesi, hazard ratio [ HR ], 0.62; P=0.004 ) sono stati significativamente migliori nei pazienti nel braccio Atezolizumab più Bevacizumab, Paclitaxel e Carboplatino rispetto al braccio Pemetrexed più Carboplatino o Cisplatino.
Il beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione è aumentato all’aumentare dell’espressione di PD-L1, con un hazard ratio di 0.47, 0.41 e 0.24 rispettivamente per PD-L1 maggiore o uguale a 1%, maggiore o uguale al 10% e maggiore o uguale al 50%.
La sopravvivenza globale è stata simile tra il braccio Atezolizumab più Bevacizumab, Paclitaxel e Carboplatino e il braccio Pemetrexed più Carboplatino o Cisplatino ( 20.63 vs 20.27 mesi, HR, 1.01; P=0.975 ).
Il profilo di sicurezza del braccio Atezolizumab più Bevacizumab, Paclitaxel e Carboplatino è risultato paragonabile a quello riportato in precedenza, senza ulteriori segnali di sicurezza, ma sono stati osservati tassi più elevati di eventi avversi correlati al trattamento rispetto al braccio Pemetrexed più Carboplatino o Cisplatino.
Questo studio è il primo studio randomizzato di fase III a dimostrare il beneficio clinico dell’anticorpo anti-PD-L1 in combinazione con Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule con mutazione di EGFR o ALK, che sono progrediti con la terapia mirata. ( Xagena2024 )
Park S et al, J Clin Oncol 2024;42:1241-1251
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