Circa il 50% dei pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con mutazione per il recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR ) trattati con inibitori della tirosin-chinasi di EGFR ( TKI ) acquisirà resistenza mediante mutazione T790M.
Osimertinib ( Tagrisso ) è lo standard di cura in questa situazione.
È stata valutata l'efficacia di Osimertinib quando lo stato di T790M è determinato nel DNA tumorale senza cellule circolante ( ctDNA ) da campioni di sangue di pazienti con tumore NSCLC EGFR-mutato in progressione avanzato.
Lo stato mutazionale ctDNA T790M è stato valutato mediante il test Inivata InVision ( eTAm-Seq ) in 48 pazienti con carcinoma NSCLC avanzato EGFR-mutato con resistenza acquisita agli inibitori della tirosin-chinasi di EGFR senza una biopsia di tessuto tra il 2015 e il 2016.
I pazienti con tumore NSCLC in progressione T790M-positivi hanno ricevuto Osimertinib 80 mg al giorno.
L’obiettivo era la valutazione della percentuale di risposta a Osimertinib in base ai criteri di valutazione delle risposte nei tumori solidi RECIST 1.1, la valutazione della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con Osimertinib e della percentuale di mutazione T790M nel ctDNA.
La mutazione T790M di ctDNA è stata rilevata nel 50% dei pazienti con tumore NSCLC.
Tra i pazienti valutabili, Osimertinib ha presentato un tasso di risposta parziale del 62.5% e un tasso di malattia stabile del 37.5%.
Tutte le risposte sono state risposte confermate.
Dopo un follow-up mediano di 8 mesi, non è stato raggiunta la sopravvivenza mediana libera da progressione secondo i criteri RECIST, rispettivamente con una sopravvivenza senza progressione di 6 e 12 mesi nel 66.7% e 52%.
In conclusione, ctDNA da biopsia liquida può essere utilizzato come marcatore surrogato per T790M nel tessuto tumorale. ( Xagena2017 )
Remon J et al, Ann Oncol 2017; 28: 784-790
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