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Tumore prostata

Bevacizumab in combinazione con Carboplatino più Paclitaxel nei pazienti con melanoma avanzato non-trattato in precedenza


Il melanoma metastatico, un tumore altamente vascolarizzato con forte espressione del fattore di crescita dell’endotelio vascolare ( VEGF ), ha una prognosi infausta.

E' stato condotto uno studio controllato con placebo, in doppio cieco, di fase II, riguardante Carboplatino ( Paraplatin ) più Paclitaxel ( Taxol ), con o senza Bevacizumab ( Avastin ), nei pazienti con melanoma metastatico precedentemente non-trattato.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale, in un rapporto di 2 a 1, a Carboplatino ( area sotto la curva, 5 ) più Paclitaxel ( 175 mg/m2 ) e Bevacizumab (175 mg/kg ) oppure Carboplatino, Paclitaxel e placebo, somministrati per via endovenosa una volta ogni 3 settimane.

La sopravvivenza libera da progressione è stata l'endpoint primario.
Gli endpoint secondari hanno incluso la sopravvivenza globale e la sicurezza.

La randomizzazione ha interessato 214 pazienti ( 73% con malattia M1c ).

Con un follow-up mediano di 13 mesi, la sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 4.2 mesi per il braccio Carboplatino, Paclitaxel e placebo ( n=71 ) e 5.6 mesi per il braccio Carboplatino, Paclitaxel e Bevacizumab ( n=143; hazard ratio, HR=0.78, P=0.1414 ).

I tassi di risposta complessivi sono stati, rispettivamente, 16.4% e 25.5% ( P=0.1577 ).

Con 13 mesi di follow-up, la sopravvivenza globale mediana è stata di 8.6 mesi nel braccio placebo rispetto a 12.3 mesi nel braccio Bevacizumab ( HR=0.67; P=0.0366 ), mentre in una valutazione 4 mesi più tardi, è stata di 9.2 rispetto a 12.3 mesi, rispettivamente ( HR=0.79; P=0.1916 ).

Nei pazienti con elevati livelli sierici di lattato deidrogenasi ( n=84 ), la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale mediana sono state di maggiore durata nel braccio Bevacizumab ( sopravvivenza libera da progressione: 4.4 versus 2.7 mesi, HR=0.62; sopravvivenza globale: 8.5 versus 7.5 mesi, HR=0.52 ).

Non è stato osservato nessun nuovo segnale di sicurezza.

In conclusione, lo studio non ha raggiunto l'obiettivo primario di miglioramento, statisticamente significativo, nella sopravvivenza libera da progressione con l'aggiunta di Bevacizumab a Carboplatino più Paclitaxel.
Per determinare se l'aggiunta di Bevacizumab a Carboplatino più Paclitaxel è vantaggiosa in questa condizione patologica è necessario uno studio di fase III. ( Xagena2012 )

Kim KB et al, J Clin Oncol 2012; 30: 34-41


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