La terapia di prima linea con Brigatinib ( Alunbrig ) ha significativamente migliorato la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) rispetto a Crizotinib ( Xalkori ) tra i pazienti naive-al-trattamento con tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) ALK-positivo in fase avanzata, in base ai risultati dello studio di fase 3 ALTA-1L.
Lo studio, interrotto dopo una analisi ad interim pianificata, ha confrontato l'inibitore ALK di nuova generazione Brigatinib, con il primo inibitore approvato di ALK, Crizotinib, in 275 pazienti naive-al-trattamento con tumore NSCLC ALK-positivo, in fase avanzata.
Un totale di 137 pazienti sono stati assegnati a 180 mg di Brigatinib una volta al giorno ( periodo di lead-in di 7 giorni a 90 mg ) e 138 pazienti a 250 mg di Crizotinib due volte al giorno.
L'endpoint principale era la sopravvivenza libera da progressione. Gli endpoint secondari includevano il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) e la risposta intracranica.
La prima analisi ad interim è stata pianificata al presentarsi di circa la metà dei 198 eventi di progressione della malattia o decessi.
Il follow-up mediano è stato di 11 mesi nel braccio Brigatinib e di 9.3 mesi nel braccio Crizotinib.
Il tasso di sopravvivenza libera da progressione è risultato significativamente più alto per Brigatinib rispetto a Crizotinib ( 67% vs 43%, hazard ratio per la progressione della malattia o la mortalità, HR=0.49; IC 95%, 0.33-0.74 ).
Il tasso di risposta obiettiva è stato del 71% ( IC 95%, 62-78 ) con Brigatinib e del 60% ( IC 95%, 51-68 ) con Crizotinib.
Tra i pazienti con lesioni misurabili, è stato osservato un tasso di risposta intracranica del 78% ( IC 95%, 52-94 ) tra quelli trattati con Brigatinib contro il 29% ( IC 95%, 11-52 ) con Crizotinib.
Non sono stati riscontrati nuovi problemi di sicurezza. ( Xagena2018 )
Fonte: International Association for the Study of Lung Cancer’s World Conference on Lung Cancer, 2018
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