Uno studio multicentrico e randomizzato ha confrontato Capecitabina ( Xeloda ) più Oxaliplatino ( Eloxatin ) ( XELOX ) con bolo di Fluorouracile e Acido Folinico ( Leucovorin ) come terapia adiuvante per pazienti con carcinoma del colon di stadio III.
Pazienti sottoposti a resezione curativa sono stati assegnati in maniera casuale a XELOX ( Oxaliplatino 130 mg/m2 al giorno 1 più Capecitabina 1000 mg/m2 2 volte al giorno nei giorni da 1 a 14 ogni 3 settimane per 24 settimane ) o a bolo standard Fluorouracile / Acido Folinico ( Mayo Clinic per 24 settimane o Roswell Park per 32 settimane ).
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da malattia.
La popolazione per intention-to-treat comprendeva 1886 pazienti; 944 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a XELOX e 942 a Fluorouracile e Acido Folinico ( Mayo Clinic, n=664; Roswell Park, n=278 ).
Dopo 57 mesi di follow-up per l’analisi primaria, 295 pazienti ( 31.3% ) nel gruppo XELOX hanno recidivato, hanno sviluppato un nuovo carcinoma primario del colon o sono deceduti, rispetto a 353 pazienti ( 37.5% ) nel gruppo Fluorouracile e Acido Folinico ( hazard ratio [ HR ] per sopravvivenza libera da malattia, 0.80; P=0.0045 ).
I tassi di sopravvivenza libera da progressione a 3 anni sono stati 70.9% con XELOX e 66.5% con Fluorouracile e Acido Folinico.
L’hazard ratio per la sopravvivenza generale per XELOX, rispetto a Fluorouracile e Acido Folinico è stato pari a 0.87 ( P=0.1486 ).
La sopravvivenza generale a 5 anni per XELOX e Fluorouracile e Acido Folinico è stata, rispettivamente, 77.6% e 74.2%.
Dallo studio è emerso che l’aggiunta di Oxaliplatino a Capecitabina ha prodotto un miglioramento della sopravvivenza libera da malattia nei pazienti con carcinoma del colon di stadio III.
XELOX è un’opzione di trattamento adiuvante aggiuntiva per questi pazienti. ( Xagena2011 )
Haller DG et al, J Clin Oncol 2011; 29: 1465-1471
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