È stata valutata la combinazione di Cetuximab ( Erbitux ), un anticorpo monoclonale anti-recettore del fattore di crescita dell’epidermide ( EGFR ), e Bevacizumab ( Avastin ), un anticorpo monoclonale anti-fattore di crescita vascolare endoteliale ( VEGF ), nel carcinoma a cellule squamose della testa e del collo.
L'associazione è stata studiata in cellule endoteliali umane e della testa e del collo e in sistemi modello di xenotrapianto di cancro del polmone.
I pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo ricorrente o metastatico sono stati trattati con Cetuximab e Bevacizumab settimanale, 15 mg/kg al giorno 1 somministrato per via endovenosa ogni 21 giorni, fino alla progressione della malattia.
È stata eseguita l'analisi dei biomarcatori tumorali e delle citochine sieriche correlate.
Cetuximab più Bevacizumab hanno comportato una maggiore inibizione della crescita, sia in vitro sia in vivo, e hanno provocato una potente riduzione della vascolarizzazione tumorale.
Nello studio clinico, sono stati arruolati 46 pazienti.
Il tasso di risposta obiettiva è stato del 16% e il tasso di controllo della malattia del 73%.
La sopravvivenza mediana libera da progressione e la sopravvivenza globale sono state, rispettivamente, di 2.8 e 7.5 mesi.
Gli eventi avversi di grado 3-4 sono stati previsti e si sono verificati in meno del 10% dei pazienti.
Il fattore di crescita trasformante alfa, il fattore di crescita derivato dalla placenta, EGFR, VEGFR2 sono aumentati e VEGF è diminuito dopo il trattamento, ma ciò non è stato correlato all'efficacia del trattamento.
In conclusione, Cetuximab e Bevacizumab sono supportati da osservazioni precliniche e sono ben tollerati e attivi nei pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo precedentemente trattati. ( Xagena2013 )
Argiris A et al, Ann Oncol 2013; 24: 1: 220-225
Onco2013 Neuro2013 Farma2013