Considerando i risultati promettenti in studi di fase II, uno studio randomizzato di fase III ha valutato l'efficacia dell’aggiunta di Bevacizumab ( Avastin ) alla prima linea di Cisplatino più Etoposide per il trattamento del tumore polmonare a piccole cellule ( SCLC ) esteso.
I pazienti naive al trattamento ( mai trattati ) con carcinoma polmonare a piccole cellule con malattia estesa, sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Cisplatino più Etoposide ( braccio A ) o lo stesso regime con Bevacizumab ( braccio B ) per un massimo di 6 cicli.
In assenza di progressione, i pazienti nel braccio B hanno continuato ad assumere Bevacizumab da solo fino alla progressione della malattia o per un massimo di 18 cicli.
L'endpoint primario era la sopravvivenza globale.
Sono stati randomizzati e considerati nelle analisi intent-to-treat 204 pazienti ( 103 pazienti nel braccio A e 101 pazienti nel braccio B ).
A un follow-up mediano di 34.9 mesi nel braccio A e nel braccio B, i tempi mediani di sopravvivenza globale sono stati 8.9 e 9.8 mesi, e i tassi di sopravvivenza a 1 anno sono stati 25% e 37% ( hazard ratio, HR=0.78; P=0.113 ), rispettivamente.
È stato osservato un effetto statisticamente significativo di Bevacizumab sulla sopravvivenza globale nei pazienti che hanno ricevuto il mantenimento ( HR=0.60; P=0.011 ).
I tempi mediani di sopravvivenza libera da progressione sono stati 5.7 e 6.7 mesi, rispettivamente, nel braccio A e nel braccio B ( P=0.030 ).
Per quanto riguarda la tossicità ematologica, non sono state osservate differenze statisticamente significative; per la tossicità non-ematologica, solo l’ipertensione è risultata più frequente nel braccio B ( grado 3 o 4, 1.0% vs 6.3% nel braccio A rispetto al braccio B, rispettivamente; P=0.057 ).
In conclusione, l'aggiunta di Bevacizumab a Cisplatino ed Etoposide nel trattamento di prima linea del carcinoma polmonare a piccole cellule con malattia estesa ha mostrato un profilo di tossicità accettabile e ha portato a un miglioramento statisticamente significativo nella sopravvivenza libera da progressione, che, tuttavia, non si è tradotto in un aumento statisticamente significativo della sopravvivenza globale.
Sono necessarie ulteriori ricerche con nuovi agenti antiangiogenici, in particolare nel contesto del mantenimento. ( Xagena2017 )
Tiseo M et al, J Clin Oncol 2017; 35: 1281-1287
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