Uno studio ha valutato se la sensibilità al Letrozolo ( Femara ) venisse aumentata da Everolimus ( RAD100; Afinitor ), un inibitore orale di mTOR.
In totale, 270 donne in postmenopausa con cancro al seno operabile e positivo per il recettore degli estrogeni sono state assegnate in maniera casuale a ricevere per 4 mesi terapia neoadiuvante con Letrozolo ( 2.5 mg/die ) in aggiunta a Everolimus ( 10 mg/die ), oppure placebo.
L'endpoint primario era la risposta clinica alla palpazione.
Sono state ottenute biopsie al basale e dopo 2 settimane di trattamento (al giorno 15 ).
I campioni sono stati valutati per lo stato mutazionale di PI3K ( PI3KCA ) e per i cambiamenti farmacodinamici di Ki67, fosfo-S6, ciclina D1 e recettore del progesterone ( PgR ) con immunoistochimica.
Il tasso di risposta alla palpazione clinica nel braccio Everolimus è risultato più alto rispetto a quello del braccio Letrozolo da solo ( cioè placebo; 68.1% versus 59.1% ), che è risultato statisticamente significativo in base ai livelli pre-pianificati ( P = 0,062 ).
Sono state osservate riduzioni dell'espressione del recettore del progesterone e della ciclina D1 in entrambi i bracci di trattamento. mentre una forte regolazione negativa della fosfo-S6 si è verificata solo nel braccio Everolimus.
Una risposta anti-proliferativa è stata osservata nel 57% dei pazienti del braccio Everolimus e nel 30% dei pazienti nel braccio placebo ( P
Il profilo di sicurezza è risultato in linea con i dati storici di Everolimus in ionoterapia; gli eventi avversi di grado 3 e 4 si sono manifestati nel 22.6% dei pazienti trattati con Everolimus e nel 3.8% di quelli che avevano ricevuto placebo.
In conclusione, Everolimus aumenta significativamente l'efficacia del Letrozolo nella terapia neoadiuvante di pazienti con tumore della mammella, positivo per il recettore dell'estrogeno. ( Xagena2009 )
Baselga J et al, J Clin Oncol 2009; 27: 2630-2637
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