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Tumore prostata

Gefitinib nel trattamento del carcinoma bronchioloalveolare


Uno studio di fase II ha valutato l’efficacia e la sicurezza del Gefitinib ( Iressa ) nel trattamento del carcinoma bronchioloalveolare.

Lo studio condotto dal Southwest Oncology Group ha coinvolto 139 pazienti , di cui 102 non trattati ( naive ) e 37 già sottoposti a trattamento.

Il carcinoma bronchioloalveolare colpisce in modo particolare le donne e non risponde bene alla chemioterapia.

Ai pazienti è stato somministrato Gefitinib per os 500 mg/die.

Nei pazienti non precedentemente trattati la sopravvivenza media è stata di 15 mesi , mentre nei pazienti già sottoposti a trattamento è stata di 10 mesi.

Si è avuta una risposta obiettiva nel 19% dei pazienti valutabili non trattati ed una stabilizzazione della malattia nel 34%.

Tra i pazienti già trattati una risposta parziale è stata osservata nel 12% dei pazienti e la stabilizzazione della malattia nel 41%.

Nel corso dello studio sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati : diarrea ( 20% grado 3-4 ) , rash acneiforme ( 8% grado 3-4 ) ,aumento dei valori di ALT/AST ( 5% grado 3-4 ), senso di stanchezza/malessere ( 4% grado 3-4 ).

Il 36% dei pazienti ha richiesto una riduzione del dosaggio a 250 mg/die a causa del presentarsi di reazioni avverse. ( Xagena2003 )

Fonte: AstraZeneca


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