Un nuovo studio ha dimostrato che i pazienti con melanoma cutaneo spesso trattati con Propranololo possono avere un rischio ridotto di recidiva e di mortalità.
L'evidenza suggerisce che i beta-bloccanti possono avere proprietà anti-tumorigeniche e studi precedenti avevano dimostrato che il Propranololo, anche noto come Inderal, può inibire l'angiogenesi e la migrazione delle cellule tumorali, rallentando la progressione della malattia.
Per questo studio prospettico, i ricercatori hanno arruolato 53 pazienti con melanoma cutaneo da stadio da IB a IIIA e nessuna evidenza di metastasi.
Di questi 19 hanno assunto Propranololo 80 mg, come terapia adiuvante off-label dopo la diagnosi, mentre 34 non hanno assunto il beta-bloccante.
Le caratteristiche demografiche e i fattori prognostici tra i pazienti nelle due coorti erano comparabili.
I follow-up sono stati condotti ogni 4 mesi.
Dopo un follow-up mediano di 3 anni, il 15.8% (n=3 ) dei pazienti della coorte Propranololo è andato incontro a progressione della malattia contro il 41.2% ( n=14 ) dei pazienti della coorte non-Propranololo.
I pazienti nel braccio Propranololo hanno inoltre presentato un tasso di sopravvivenza senza malattia ( DFS ) dell'89% contro il 64% nel braccio non-Propranololo ( P = 0.04 ).
Una analisi multivariata aggiustata per l'età, lo spessore di Breslow e l'ulcerazione ha rivelato che l'uso di Propranololo era inversamente correlato alla comparsa di recidiva; il beta-bloccante ha ridotto il rischio di recidiva di quasi l'80% ( hazard ratio, HR=0.18; IC 95%, 0.04-0.89; P= 0.03 ).
Nessun evento avverso è stato segnalato nel gruppo Propranololo. Sei pazienti nel braccio non-Propranololo sono morti, 5 decessi sono stati attribuiti al melanoma; nel braccio Propranololo ci sono stati 2 decessi, con 1 morte attribuita al melanoma.
I risultati di questo studio hanno indicato che il Propranololo ( uso off-label ) può ridurre il rischio di progressione della malattia nei pazienti con melanoma.
Lo sviluppo di studi clinici randomizzati controllati con placebo è necessario per chiarire in modo definitivo il ruolo dei beta-bloccanti nella protezione contro il rischio di progressione del melanoma, e per identificare i sottotipi del recettore coinvolti nell'effetto protettivo. ( Xagena2017 )
Fonte: JAMA Oncology, 2017
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