Nel corso dell’International Conference on Molecular Targets and Cancer Therapeutics ( Boston, 2003 ) sono stati presentati i primi studi clinici riguardanti farmaci che hanno come bersaglio il “ signaling pathway ��?.
SU11248
SU11248 è un nuovo inibitore della tirosin-chinasi ( VEGFR , PDGFR , KIT ).
Uno studio di fase II ha valutato l’efficacia e la sicurezza del farmaco in un gruppo di pazienti con vari tumori in fase avanzata , refrattari alla terapia standard e con performance status superiore a 60 alla scala Karnofsky.
Il 41% dei pazienti ha presentato benefici clinici dal trattamento con SU11248.
I più comuni effetti indesiderati sono stati : letargia, riduzione della conta ematica, sintomi gastrointestinali.
SAHA
Uno studio clinico di fase I ha valutato SAHA ( suberoylanilide hydroxamic acid ) in tumori solidi ed ematologici.
SAHA inibisce un enzima , denominato istone-deacetilasi, che mantiene il DNA arrotolato attorno agli istoni, in una forma inattiva.
SAHA legandosi all’enzima permette lo srotolamento del DNA, e l’espressione dei geni.
Lo studio compiuto su 60 pazienti ha evidenziato che il farmaco è dotato di una significativa attività anti-tumorale in una varietà di tumori in forma avanzata resistenti a precedenti trattamenti.
I principali effetti indesiderati osservati sono stati: anoressia, deidratazione, diarrea e debolezza.
BAY 43-9009
BAY 43-9009 è un inibitore dell’enzima Raf chinasi , che regola la proliferazione delle cellule tumorali e può avere un ruolo anche nell’angiogenesi .
Lo studio ha valutato il farmaco nei pazienti con carcinoma a cellule renali forma avanzata , progressivo.
Il 44% ( 18/41 ) dei pazienti ha presentato una riduzione del tumore di almeno il 25% nell’arco di 12 settimane di trattamento.
Un altro 29% ( n=12 ) ha avuto invece una stabilizzazione della malattia. ( Xagena2003 )
Fonte: AARC / American Association for Cancer Research , November 2003
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