L’incidenza di complicanze correlate alla chemioterapia nel carcinoma mammario metastatico non è ridotta dall'aggiunta di terapia anti-HER2.
I tassi di anemia, aumento della bilirubina, infezioni, dispnea, neutropenia e disidratazione sono risultati simili tra i pazienti sottoposti a chemioterapia in monoterapia o in combinazione con Trastuzumab ( Herceptin ) o altra terapia mirata.
Le complicanze correlate al trattamento nel carcinoma mammario metastatico sono frequenti. Per stimare la reale prevalenza delle complicanze correlate alla chemioterapia nelle pazienti con tumore metastatico al seno, è stato condotto uno studio retrospettivo, osservazionale, mediante consultazione dei dati presenti nel database PharMetrics e riferentesi al periodo 2004-2009.
Il database contiene informazioni mediche su quasi 70 milioni di statunitensi.
Sono state identificate diverse complicanze: anemia, alopecia, artralgia, aumento della bilirubina, disidratazione, dispnea, infezioni, leucopenia e neutropenia.
Un totale di 1.551 pazienti ( età media 57 anni ) per 3.157 episodi di trattamento hanno incontrato i criteri di inclusione. In media, le pazienti avevano avuto due episodi di trattamento del cancro metastatico alla mammella della durata di 131 giorni.
Le chemioterapie più comunemente somministrate in regime monoterapico sono state: Capecitabina ( Xeloda ) per il 18%; Docetaxel ( Taxotere ) 8%; Gemcitabina ( Gemzar ) 8%; Vinorelbina ( Navelbine ) 7%; Paclitaxel ( Taxol ) 6%; Doxorubicina ( Adriamicina, Adriblastina ) 4%.
Le combinazioni chemioterapiche sono state utilizzate meno frequentemente, e circa il 37% degli episodi ha incluso farmaci anti-HER2, soprattutto Trastuzumab.
E’ stato riscontrato che tra tutti gli episodi di trattamento, gli eventi avversi più frequenti sono stati: anemia ( 51% ), aumento della bilirubina ( 26% ) e leucopenia ( 25% ).
Molti pazienti hanno anche sperimentato dispnea ( 19% ), infezioni ( 19% ), neutropenia ( 18% ), artralgia ( 12% ), e disidratazione ( 10% ).
I tassi di complicanze sono risultati abbastanza simili per tutti i trattamenti, con l'eccezione di una minore incidenza di anemia tra le pazienti sottoposte a monoterapia anti-HER2 rispetto alla maggior parte delle chemioterapie e delle terapie di combinazione.
Tra le chemioterapie, la Capecitabina è stata associata a un minor numero di complicanze generali, e la Gemcitabina a un maggior numero.
Dall’analisi è emerso che l’aggiunta di una terapia anti-HER2 nel regime chemioterapico nelle donne con tumore mammario metastatico non ha prodotto alcun effetto sui tassi di complicanze come anemia, aumento della bilirubina, infezioni, dispnea, neutropenia , e disidratazione. ( Xagena2011 )
Fonte: European Multidisciplinary Cancer Congress, 2011
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