Un terzo delle donne con tumore mammario HER2-positivo, metastatico, va incontro a metastasi a livello del sistema nervoso centrale.
Una volta che la malattia tumorale è avanzata a questo stadio, la prognosi diventa non favorevole, con una sopravvivenza in media di 1 anno dalla diagnosi nel 20% dei pazienti.
Uno studio di fase II ancora in corso, suggerisce che Lapatinib ( Tykerb ) esercita un'attività clinica nei pazienti, precedentemente trattati, con metastasi cerebrali da carcinoma mammario HER2+.
I 241 pazienti, arruolati nello studio, presentavano lesioni cerebrali progressive documentate radiograficamente, successive ad una precedente terapia con Trastuzumab ( Herceptin ) e a radioterapia craniale.
E' stato osservato che il 7% dei pazienti trattati in monoterapia con Lapatinib, ha sperimentato una risposta parziale, definita come una riduzione volumetrica maggiore o uguale al 50% nelle lesioni cerebrali con nessuna progressione del tumore al di fuori del cervello, nessun aumento della richiesta di steroidi o peggioramento dei sintomi neurologici.
Il 19% dei pazienti ha sperimentato una riduzione volumetrica maggiore o uguale al 20% nelle lesioni cerebrali.
Il 42% dei pazienti è andato incontro a stabilizzazione della malattia per almeno 8 settimane.
Il 22% di tutti i pazienti non ha presentato nessuna progressione nei primi 6 mesi del trattamento con Lapatinib in monoterapia.
Un'analisi esplorativa riguardante un precedente studio clinico di fase III ha trovato che un numero minore di pazienti trattati con Lapatinib e Capecitabina ( Xeloda ) ha sviluppato metastasi cerebrali, rispetto alla sola Capecitabina.
Pertanto lo studio di fase II è stato modificato in modo da permettere ai pazienti, in cui la malattia è progredita mentre stavano assumendo Lapatinib in monoterapia, di ricevere la combinazione di Lapatinib e di Capecitabina.
Tra i pazienti trattati con Lapatinib in combinazione con Capecitabina, il 20% è andato incontro ad una riduzione di volume maggiore o uguale al 50% delle metastasi cerebrali, ed il 40% una riduzione del volume maggiore o uguale al 20%.
I più comuni eventi avversi osservati con Lapatinib sono stati: diarrea ( 13% grado 3 e 4 ), rash cutaneo ( 3% grado 3 e 4 ), nausea ( 3% grado 3 ), vomito ( 4% grado 3 ), senso di fatica ( 3% grado 3 ) ed anoressia ( 1% grado 3 ). ( Xagena2007 )
Fonte: American Society of Clinic Oncology ( ASCO ) – Annual Meeting, 2007
Onco2007 Farma2007 Neuro2007