La Lubrinectedina ha mostrato attività in linee cellulari di carcinoma ovarico, incluse alcune linee che presentavano Platino-resistenza.
La Lubrinectedina si lega al solco minore del elica di DNA ed è associato con l'inibizione della crescita tumorale risultante dalla ridotta proliferazione cellulare dovuta alla apoptosi delle cellule che subiscono aberrazioni durante la mitosi.
Ha dimostrato attività in vitro/in vivo in un ampio spettro di tumori e soprattutto in innesti ortotopici primari.
I risultati in linee cellulari di carcinoma ovarico, incluse alcune che mostravano resistenza al Platino, hanno spinto i ricercatori a testare la Lubrinectedina in 22 pazienti con carcinoma ovarico Platino-resistente o refrattario.
L'endpoint primario dello studio era il tasso di risposta.
Per l'inclusione nella parte sperimentale dello studio, le pazienti dovevano avere meno di tre precedenti chemioterapie, adeguata funzionalità d'organo e performance status ECOG 0-2.
Una precedente chemioterapia era stata effettuata da 15 pazienti ( 68% ) e 7 pazienti ( 32% ) erano state sottoposte a 2 precedenti cicli di chemioterapia per malattia avanzata.
Un totale di 6 pazienti non aveva mostrato risposta all'ultima chemioterapia contenente Platino ( Platino-resistente ) e 16 erano Platino-resistenti, definite come con un intervallo libero da Platino inferiore a 6 mesi.
L'età dei pazienti era compresa tra 35 e 77 anni con una media di 59 anni.
Delle 22 pazienti valutate per l'efficacia, 6 hanno risposto ( 2 secondo i criteri Rustin e 4 RECIST ) per un tasso di risposta globale del 27%, e 1 paziente ha presentata una risposta radiologica completa.
La progressione è stata osservata in 6 pazienti ( 27% ) alla prima valutazione, ottenendo un tasso complessivo di controllo della malattia del 73%.
Avendo dimostrato un minimo di due tassi di risposta confermati, è stato consentito il proseguimento dello studio alla seconda fase nel mese di aprile 2012, e sono stati arruolati 60 pazienti aggiuntivi che sono stati randomizzati a Lubrinectedina o al trattamento di confronto con Topotecan.
Il profilo di tossicità preliminare ha mostrato mielosoppressione, nausea e/o vomito, nonostante la profilassi adeguata, e stanchezza come le più comuni tossicità correlate al farmaco.
In conclusione, la Lurbinectedina si è mostrata promettente nei pazienti con tumore all’ovaio refrattario o resistente al Platino. ( Xagena2012 )
Fonte: European Society of Medical Oncology ( ESMO ) Meeting, 2012
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