La meta-analisi di studi sugli inibitori della 3-idrossi-3 metilglutaril-CoA reduttasi nella prevenzione della malattia cardiovascolare, non è riuscita a dimostrare alcun beneficio, statisticamente significativo, delle statine riguardo alla prevenzione del cancro.
Tuttavia, questi studi hanno reclutato partecipanti relativamente giovani, che avevano sviluppato alcune forme di tumore, ed il loro periodo osservazionale potrebbe essere risultato troppo breve per rilevare un’associazione tra uso di statine e l’incidenza di tumore.
Uno studio, coordinato dai Ricercatori del Veterans Affairs Boston Healthcare System, ha esaminato l’associazione tra uso delle statine e l’incidenza dei tumori, escludendo il tumore cutaneo non-melanoma.
Sono stati identificati 25.595 pazienti che facevano uso di farmaci antipertensivi ma non di farmaci ipocolesterolemizzanti, e 37.248 pazienti che assumevano le statine.
Da questo studio è emerso che l’incidenza assoluta di tumore era del 9,4% tra coloro che utilizzavano le statine e del 13,2% tra coloro che non le utilizzavano ( differenza: 3,8%; P per la differenza < 0.001 ).
I pazienti che facevano uso delle statine hanno presentato un rischio inferiore statisticamente significativo di ammalarsi di tumore, rispetto a quelli che non le usavano, dopo aggiustamento per l’età ( hazard ratio, HR=0.76 ) e per i potenziali confondenti multipli ( HR=0.74 ).
Dopo aggiustamento multivariato, una diminuzione statisticamente significativa del rischio verso tutti i tumori è stata associata anche all’uso crescente di statine ( P per trend < 0,001 ).
I Ricercatori hanno concluso affermando che i pazienti che utilizzano statine potrebbero avere un rischio inferiore di sviluppare il tumore. ( Xagena2008 )
Farwell WR et al, J Natl Cancer Inst 2008; 100: 134-139
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