I pazienti con forma avanzata di tumore gastrico o della giunzione gastroesofagea refrattario o intollerante a due o più regimi precedenti di chemioterapia hanno una prognosi infausta e le lineeguida attuali non raccomandano alcun trattamento specifico per questi pazienti.
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza di Nivolumab ( Opdivo ), un anticorpo monoclonale IgG4 completamente umano inibitore PD-1, in pazienti con tumore gastrico o della giunzione gastroesofagea avanzato precedentemente trattati con due o più regimi chemioterapici.
In uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, di fase 3, condotto in 49 Centri clinici in Giappone, Corea del Sud e Taiwan, sono stati reclutati pazienti di età a partire da 20 anni con carcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea non-resecabile avanzato o recidivato, refrattario o intollerante alla terapia standard con due o più regimi precedenti chemioterapici, con un ECOG performance status di 0-1 e naive alla terapia anti-PD-1 o ad altri anticorpi terapeutici e terapie farmacologiche per la regolazione delle cellule T.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere 3 mg/kg di Nivolumab oppure placebo per via endovenosa ogni 2 settimane, stratificando per Nazione, stato delle prestazioni ECOG e numero di organi con metastasi.
Il trattamento è proseguito fino a malattia progressiva o comparsa di tossicità che hanno richiesto la sospensione permanente.
L'endpoint primario era la sopravvivenza globale nella popolazione intention-to-treat.
La sicurezza è stata analizzata in tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno una dose di trattamento in studio.
Tra il 2014 e il 2016 sono stati assegnati in modo casuale 493 pazienti a ricevere Nivolumab ( n=330 ) oppure placebo ( n=163 ).
Il follow-up mediano nei pazienti sopravvissuti è stato di 8.87 mesi nel gruppo Nivolumab e 8.59 mesi nel gruppo placebo.
La sopravvivenza globale mediana è stata di 5.26 mesi nel gruppo Nivolumab e 4.14 mesi nel gruppo placebo ( hazard ratio, HR=0.63, P minore di 0.0001 ).
I tassi di sopravvivenza globale a 12 mesi sono stati del 26.2% con Nivolumab e del 10.9% con il placebo.
Eventi avversi correlati al trattamento di grado 3 o 4 si sono verificati in 34 su 330 pazienti ( 10% ) che hanno ricevuto Nivolumab e in 7 su 161 pazienti ( 4% ) che hanno ricevuto placebo; eventi avversi correlati al trattamento hanno portato alla morte 5 pazienti su 330 ( 2% ) nel gruppo Nivolumab e 2 su 161 pazienti ( 1% ) nel gruppo placebo.
Non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza.
In questo studio di fase 3, i benefici di sopravvivenza hanno indicato che Nivolumab potrebbe essere una nuova opzione di trattamento per pazienti pesantemente pretrattati con carcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea avanzato.
Sperimentazioni in corso che includono pazienti non-asiatici stanno studiando Nivolumab per il tumore gastrico o della giunzione gastroesofagea avanzato in varie impostazioni e con diverse precedenti linee di trattamento. ( Xagena2017 )
Kang YK et al, Lancet 2017; 390: 2461-2471
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