La chemioterapia standard di prima linea per il tumore dell'endometrio è Paclitaxel più Carboplatino. Il vantaggio dell'aggiunta di Pembrolizumab ( Keytruda ) alla chemioterapia rimane non ben definito.
In uno studio di fase 3 in doppio cieco, controllato con placebo, randomizzato, sono stati assegnati 816 pazienti con malattia misurabile ( stadio III o IVA ) o stadio IVB o tumore dell'endometrio ricorrente a ricevere Pembrolizumab oppure placebo insieme alla terapia di combinazione con Paclitaxel più Carboplatino.
La somministrazione di Pembrolizumab o placebo è stata pianificata in 6 cicli ogni 3 settimane, seguiti da un massimo di 14 cicli di mantenimento ogni 6 settimane.
I pazienti sono stati stratificati in due coorti a seconda che avessero una malattia con deficit di riparazione del mismatch ( dMMR ) o con riparazione del mismatch efficace ( pMMR ).
La precedente chemioterapia adiuvante era consentita se l'intervallo libero dal trattamento era di almeno 12 mesi.
L'esito primario era la sopravvivenza libera da progressione nelle due coorti.
Nell'analisi a 12 mesi, le stime di Kaplan-Meier della sopravvivenza libera da progressione nella coorte dMMR sono state del 74% nel gruppo Pembrolizumab e del 38% nel gruppo placebo ( hazard ratio per progressione o morte, HR=0.30; P minore di 0.001 ), una differenza del 70% nel rischio relativo.
Nella coorte pMMR, la sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 13.1 mesi con Pembrolizumab e 8.7 mesi con placebo ( HR=0.54; P minore di 0.001).
Gli eventi avversi sono stati quelli previsti per Pembrolizumab e la chemioterapia di combinazione.
Nelle pazienti con tumore endometriale avanzato o ricorrente, l'aggiunta di Pembrolizumab alla chemioterapia standard ha determinato una sopravvivenza libera da progressione significativamente più lunga rispetto alla sola chemioterapia. ( Xagena2023 )
Eskander RN et al, N Engl J Med 2023; 388: 2159-2170
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