Nello studio di fase 3 KEYNOTE-024, il trattamento con Pembrolizumab ( Keytruda ) ha conferito una sopravvivenza libera da progressione più lunga rispetto alla terapia a base di Platino in pazienti con cancro polmonare non-a-piccole cellule in fase avanzata ( NSCLC ) con un TPS ( punteggio della proporzione tumorale ) di PD-L1 del 50% o superiore ( PD-L1-positivo ).
E' stato riportato l'endpoint esplorativo di Pembrolizumab versus chemioterapia sugli esiti riferiti dal paziente ( PRO ).
Nello studio multicentrico, internazionale, randomizzato, in aperto, di fase 3, sono stati reclutati pazienti con tumore NSCLC in stadio IV naive-al-trattamento in 102 Centri in 16 Paesi.
I pazienti eleggibili avevano malattia misurabile secondo i criteri RECIST versione 1.1 e un ECOG performance status di 0 o 1.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Pembrolizumab 200 mg ogni 3 settimane ( 35 cicli ) o chemioterapia a base di Platino doppietto ( 4-6 cicli o fino a documentata progressione della malattia o tossicità inaccettabile ).
La randomizzazione è stata stratificata in base alla geografia, all’ECOG performance status e all'istologia.
I PRO sono stati valutati al giorno 1 dei cicli 1-3, successivamente ogni 9 settimane, alla visita di interruzione del trattamento, e alla visita di valutazione della sicurezza a 30 giorni utilizzando lo EORTC Quality of Life Questionnaire Core in 30 punti ( QLQ-C30 ), EORTC Quality of Life Questionnaire Lung Cancer in 13 punti ( QLQ-LC13 ), e il questionario European Quality of Life 5 Dimensions-3 Level ( EQ-5D-3L ).
Gli endpoint PRO esplorativi chiave ( analizzati per tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno una dose di trattamento di studio e hanno completato almeno uno strumento PRO in almeno un momento temporale) sono stati il cambiamento dal basale a settimana 15 nello stato di salute globale QLQ-C30 ( GHS ) / qualità di vita ( QOL ) e il tempo di deterioramento del composito di tosse, dolore toracico e dispnea nel QLQ-LC13.
Tra il 2014 e il 2015, 305 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Pembrolizumab ( n=154 ) o a chemioterapia ( n=151 ).
3 pazienti in ciascun gruppo non hanno completato nessuno degli strumenti PRO in alcun momento, e quindi 299 pazienti sono stati inclusi nel set completo di analisi.
Di questi pazienti, uno in ciascun gruppo non ha completato nessuno degli strumenti PRO prima della settimana 15 e quindi non è stato incluso nell'analisi del cambiamento dal basale alla settimana 15.
La compliance PRO è risultata superiore al 90% al basale e circa all'80% alla settimana 15 per entrambi i gruppi.
La variazione dei minimi quadrati medi dal basale alla settimana 15 nel punteggio QLQ-C30 GHS / QOL è stata pari a 6.9 per Pembrolizumab e a -0.9 per la chemioterapia, con una differenza di 7.8 ( da 2.9 a 12.8, P=0.0020 ).
Un numero inferiore di pazienti trattati con Pembrolizumab ha presentato un peggioramento nell'endpoint composito QLQ-LC13 rispetto ai pazienti trattati con chemioterapia ( 46 su 151 pazienti, 31%, vs 58 su 148 pazienti, 39% ).
Il tempo al deterioramento è stato più lungo con Pembrolizumab rispetto alla chemioterapia ( mediana non-raggiunta vs 5.0 mesi; hazard ratio, HR=0.66; P=0.029 ).
Pembrolizumab ha migliorato o ha mantenuto la qualità di vita correlata alla salute rispetto alla chemioterapia, e potrebbe rappresentare un nuovo standard di cura di prima linea per tumore al polmone non-a-piccole cellule, avanzato, con espressione di PD-L1. ( Xagena2017 )
Brahmer JR et al, Lancet Oncology 2017; 18: 1600-1609
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