Nello studio di fase 3 RADIANT-4, Everolimus ( Afinitor ) ha aumentato la sopravvivenza libera da progressione rispetto al placebo nei pazienti con tumori neuroendocrini ( NET ) gastrointestinali o polmonari avanzati, progressivi, non-funzionali e ben differenziati.
Sono stati riportati i dati riguardanti l'endpoint secondario relativo alla qualità di vita correlata alla salute ( HRQOL ).
RADIANT-4 era uno studio di fase 3, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, effettuato in 97 Centri in 25 Paesi in tutto il mondo.
Gli adulti a partire da 18 anni di età erano eleggibili per lo studio se avevano tumori NET di origine polmonare o gastrointestinale patologicamente confermati, avanzati ( non-resecabili o metastatici ), non-funzionali, ben differenziati ( grado 1 o 2 ).
I pazienti sono stati destinati casualmente a ricevere Everolimus per os ( 10 mg al giorno ) oppure placebo, entrambi con la migliore terapia di supporto, con stratificazione per origine tumorale, WHO performance status e precedente trattamento con analogo della Somatostatina.
HRQOL è stata valutata mediante il questionario FACT-G ( Functional Assessment of Cancer Therapy-General ) al basale ( visita 2, giorno 1 ), ogni 8 settimane durante lo studio per i primi 12 mesi dopo la randomizzazione e ogni 12 settimane successivamente fino alla sospensione del farmaco in studio.
L'endpoint primario, riportato in precedenza, era la sopravvivenza libera da progressione; HRQOL era un endpoint secondario prespecificato.
La misura dell'esito secondario prespecificato era il tempo di deterioramento definitivo ( 7 punti o più ) nel punteggio totale FACT-G.
Le analisi sono state effettuate sull'intero set di analisi, costituito da tutti i pazienti randomizzati. Solo i dati ottenuti durante il trattamento randomizzato sono stati inclusi nella analisi.
Tra il 2012 e il 2013, sono stati arruolati 302 pazienti; 205 sono stati assegnati casualmente a Everolimus e 97 sono stati assegnati al placebo.
Al basale, 193 dei 205 pazienti ( 94% ) assegnati a Everolimus e 95 dei 97 pazienti ( 98% ) assegnati al placebo avevano completato in tutto o in parte il questionario FACT-G; alla settimana 48, 70 su 84 pazienti ( 83% ) assegnati a Everolimus e 22 su 26 pazienti ( 85% ) assegnati a placebo avevano completato FACT-G.
Il tempo mediano al deterioramento definitivo del punteggio totale FACT-G è stato di 11.27 mesi con Everolimus e 9.23 mesi con placebo ( hazard ratio aggiustato, aHR=0.81; log-rank P=0.31 ).
La qualità di vita correlata alla salute è stata mantenuta per i pazienti con tumori NET avanzati, non-funzionali, gastrointestinali o polmonari, senza differenze rilevanti tra i gruppi Everolimus e placebo.
In considerazione delle precedenti scoperte di RADIANT-4 sulla sopravvivenza libera da progressione più lunga con Everolimus, i risultati suggeriscono che Everolimus ritarda la progressione della malattia preservando la qualità di vita correlata alla salute complessiva, anche con gli usuali effetti tossici associati al trattamento farmacologico mirato attivo per il cancro. ( Xagena2017 )
Pavel ME et al, Lancet Oncology 2017; 18: 1411-1422
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