Il carcinoma a cellule di Merkel è un tumore della cute aggressivo, spesso causato dal poliomavirus delle cellule di Merkel.
Studi clinici sugli inibitori PD-1 per carcinoma a cellule di Merkel avanzato ( aMCC ) hanno dimostrato una maggiore sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) rispetto ai dati storici di chemioterapia.
Tuttavia, i dati sulla durata della risposta e sulla sopravvivenza globale ( OS ) sono limitati.
Nello studio multicentrico di fase II Cancer Immunotherapy Trials Network-09 / Keynote-017, 50 adulti naive-alla-terapia sistemica per carcinoma a cellule di Merkel avanzato hanno ricevuto Pembrolizumab [ Keytruda ] ( 2 mg/kg ogni 3 settimane ) per un massimo di 2 anni.
Le risposte radiografiche sono state valutate centralmente per i criteri RECIST versione 1.1.
L'età media dei 50 pazienti era di 70.5 anni, e il 64% aveva tumori positivi al poliomavirus delle cellule di Merkel.
Il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) a Pembrolizumab è stato del 56% ( risposta completa 24% più risposta parziale 32% ), con un tasso ORR del 59% nei tumori virus-positivi e 53% nei tumori virus-negativi.
Il tempo mediano di follow-up è stato di 14.9 mesi.
Tra i 28 responder, la durata della risposta mediana non è stata raggiunta ( intervallo compreso tra 5.9 e 34.5 mesi ).
Il tasso di sopravvivenza a 24 mesi è stato del 48.3% e il tempo mediano di sopravvivenza libera da progressione è stato di 16.8 mesi.
Il tasso di sopravvivenza globale a 24 mesi è stato del 68.7% e la sopravvivenza mediana globale non è stata raggiunta.
Sebbene lo stato virale del tumore non sia stato correlato con il tasso ORR, la sopravvivenza PFS o la sopravvivenza OS, c'è stata una tendenza verso un miglioramento sia di PFS sia di OS nei pazienti con tumori positivi a PD-L1.
Secondo la più lunga osservazione fino ad oggi di pazienti con carcinoma a cellule di Merkel avanzato trattati con terapia di anti-PD-1 di prima linea, Pembrolizumab ha dimostrato un controllo del tumore duraturo, un profilo di sicurezza generalmente gestibile e una sopravvivenza globale favorevole rispetto ai dati storici di pazienti trattati con chemioterapia di prima linea. ( Xagena2019 )
Nghiem P et al, J Clin Oncol 2019 37: 693-702
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