Trastuzumab ( Herceptin ) migliora la sopravvivenza nel trattamento adiuvante del carcinoma della mammella HER-positivo, ma la terapia combinata con regimi a base di antracicline è stata associata a tossicità cardiaca.
È stato condotto uno studio per valutare l’efficacia e la sicurezza di un nuovo regime non-basato sulle antracicline conTtrastuzumab.
In totale, 3222 donne con tumore alla mammella HER2+ in stadio iniziale sono state assegnate in maniera casuale a ricevere Doxorubicina e Ciclofosfamide seguiti da Docetaxel ogni 3 settimane ( AC-T ), lo stesso regime più 52 settimane di Trastuzumab ( AC-T più Trastuzumab ) o Docetaxel e Carboplatino più 52 settimane di Trastuzumab ( TCH ).
L'endpoint primario dello studio era la sopravvivenza libera da malattia, quelli secondari erano la sopravvivenza generale e la sicurezza.
Al follow-up mediano di 65 mesi, 656 eventi hanno dato il via a questa analisi specificata dal protocollo.
I tassi stimati di sopravvivenza libera da malattia a 5 anni sono stati 75% tra le pazienti trattate con AC-T, 84% tra quelle trattate con AC-T più Trastuzumab e 81% tra quelle trattate con TCH.
I tassi stimati di sopravvivenza generale sono stati, rispettivamente, pari a 87%, 92% e 91%.
Non sono emerse differenze significative nell'efficacia ( sopravvivenza libera da malattia o generale ) tra i 2 regimi con Trastuzumab ed entrambi sono risultati superiori al regime AC-T.
I tassi di insufficienza cardiaca congestizia e disfunzione cardiaca sono risultati significativamente più alti nel gruppo trattato con AC-T più Trastuzumab che nel gruppo TCH ( P inferiore a 0.001 ).
Sono stati riportati 8 casi di leucemia acuta: 7 nei gruppi trattati con i regimi basati su antraciclina e 1 nel gruppo TCH dopo aver ricevuto un’antraciclina fuori dallo studio.
In conclusione, l'aggiunta di 1 anno di terapia adiuvante con Trastuzumab ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza libera da malattia e la sopravvivenza generale in donne con carcinoma mammario HER2-positivo.
Il rapporto rischio-beneficio è risultato in favore del regime TCH senza antraciclina rispetto al regime AC-T più Trastuzumab, grazie a un’efficacia simile, meno effetti tossici acuti e rischi più bassi di cardiotossicità e leucemia. ( Xagena2011 )
Slamon D et al, N Engl J Med 2011; 365: 1273-1283
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